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Giurisprudenza commentata |
Deposito telematico: quando si perfeziona?
Cass. civ.,
Secondo un primo orientamento giurisprudenziale tale momento coincide con quello di generazione della ricevuta di avvenuta consegna (c.d. seconda PEC), mentre un secondo orientamento ritiene necessario il completamento dell'intero processo (inclusi i controlli automatici del gestore e manuali da parte della cancelleria) perché vi sia perfezionamento del deposito. E' auspicabile un intervento delle Sezioni Unite.
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Deposito telematico: le indicazioni date dalla cancelleria sono fonte di affidamento qualificato
Cass. civ.,
In materia di presupposti per la rimessione in termini, le istruzioni presenti nella terza PEC, nonché le rassicurazioni orali “informali” da parte dei cancellieri, possono ingenerare nella parte la convinzione che il deposito si perfezionerà correttamente e indurlo a non effettuarne uno nuovo.
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Trasmissione al riesame di atti con un DVD “vuoto”: nessuna conseguenza sull’efficacia della misura cautelare
Cass. pen.,
In tema di misure cautelari, la trasmissione degli atti a sostegno della relativa istanza tramite supporti DVD risultati "vuoti" non comporta l'automatica perdita di efficacia della misura, qualora la trasmissione risulti difettosa e non del tutto mancante.
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Quali sono gli elementi che differenziano la copia informatica dal duplicato informatico?
Cass. civ.
La Cassazione chiarisce la distinzione tra la copia informatica di un documento nativo digitale, che contiene la stringa alfanumerica e la coccarda e il duplicato informatico, che invece è privo di segni grafici ed è ottenuto mediante la memorizzazione, sullo stesso dispositivo o su dispositivi diversi, della medesima sequenza di valori binari del documento originario.
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Le irregolarità formali possono rendere nulla la notifica telematica di atti e provvedimenti?
Cass. civ.,
La Suprema Corte ribadisce che le mere irregolarità formali del procedimento notificatorio (e delle incombenze ad esso funzionali) non determinano la nullità della notificazione telematica di atti e provvedimenti.
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Mancata notifica a mezzo PEC a causa della casella piena: quali conseguenze?
Cass. Civ.
L'avvocato è responsabile della gestione della propria utenza e ha il dovere di procedere alla periodica verifica delle comunicazioni inviategli, per cui la mancata ricezione della notifica per riempimento della casella costituisce circostanza a lui imputabile.
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Aggravamento della misura di prevenzione: è legittima la trasmissione a mezzo PEC?
Cass. pen.,
Il Questore può avanzare una richiesta di aggravamento della misura di prevenzione a mezzo PEC? In caso di risposta positiva al primo quesito, è tenuto a inviare l'atto all'indirizzo PEC che risulta dal provvedimento del Direttore della DGSIA?
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Rifiuto del deposito telematico e la necessaria verifica delle ragioni da parte del giudice
Cass. civ.,
Il presente contributo si interroga sulle modalità del deposito telematico, con particolare riguardo al momento perfezionativo e sulle conseguenze di eventuali errori commessi dal depositante.
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Omessa valutazione dei motivi nuovi inviati a mezzo PEC: il processo è da rifare
Cass. pen.,
Alla luce della disciplina introdotta dal decreto c.d. Ristori, appare irragionevole la resistenza delle Corti territoriali alla ricezione degli atti di impugnazione tramite deposito telematico, dal momento che tale strumento è ormai equiparato al deposito cartaceo.
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È inesistente l’impugnazione inviata all’indirizzo PEC sbagliato
Cass. pen.,
È corretta la declaratoria di inammissibilità del reclamo inviato a un indirizzo PEC sbagliato, ma assegnato al medesimo ufficio?
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