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Giurisprudenza commentata |
La notifica a mezzo PEC ad indirizzo diverso da quello risultante dai pubblici registri
Trib. Milano
La notificazione effettuata a mezzo PEC ad indirizzo non risultante dai pubblici elenchi e risultante invece dalla corrispondenza intercorsa tra le parti, seppur andata a buon fine, non rispetta il disposto dell’art. 3-bis l. n. 53/1994 e deve essere pertanto considerata nulla con conseguente necessità di rinnovazione della stessa.
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Valore giuridico di un messaggio di posta elettronica
Trib. Termini Imerese
Lo scambio di messaggi di posta elettronica tra due soggetti si traduce nell’invio di documenti informatici, da ritenersi sottoscritti con firma elettronica c.d. semplice, in ragione dell’inserimento di username e password...
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La modalità per il deposito del ricorso in opposizione agli atti esecutivi
Trib. Latina
Il deposito di un ricorso in opposizione all'esecuzione agli atti esecutivi ex art. 617, comma 2, c.p.c. effettuato per via telematica è affetto da irregolarità trattandosi di atto non rientrante fra quelli depositati da parte dei difensori delle parti precedentemente costituite.
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La notificazione telematica dell'avvocato in assenza di normativa regolamentare disciplinatrice
Cass.
Una notificazione eseguita dall'avvocato ai sensi dell'art. 3-bis anteriormente alla data del 15 maggio 2014 si doveva, dunque, reputare nulla e tale da giustificare, in mancanza di costituzione del convenuto, un ordine di rinnovo della notificazione.
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Deposito in modalità non telematica di reclamo cautelare: inammissibilità
Trib. Torino
Il reclamo è atto processuale depositato dal difensore di una parte precedentemente costituita, e va dichiarato inammissibile se depositato con modalità diversa da quella telematica, in quanto la volontà legislativa è quella di indicare un'unica, esclusiva ed obbligatoria modalità di deposito.
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Deposito cartaceo di ricorso per decreto ingiuntivo a seguito dell'introduzione dell'obbligo di deposito telematico
Trib. Reggio Emilia
La modalità “cartacea” di proposizione della domanda monitoria, a seguito dell'introduzione dell'obbligo di deposito telematico dei ricorsi per ingiunzione, comporta l'inammissibilità del ricorso.
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Deposito in modalità non telematica di reclamo cautelare: ammissibilità
Trib. Asti
Il reclamo cautelare principale va considerato atto introduttivo del relativo giudizio e può quindi essere depositato, a scelta del ricorrente, in forma telematica o in forma cartacea...
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Le conseguenze processuali del deposito telematico a cura della parte non precedentemente costituita
Trib. Roma
Anche in assenza del decreto dirigenziale previsto dalla normativa in tema di PCT, deve essere ritenuta ammissibile la comparsa di costituzione e risposta depositata telematicamente, non essendo prevista alcuna sanzione di inammissibilità per tale forma di deposito.
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Le Sezioni Unite salvano le notifiche a mezzo PEC eseguite prima del dicembre 2014
Cass.
La giurisprudenza di legittimità ha sviluppato due opposti orientamenti prima di pervenire all’arresto chiarificatore delle Sezioni Unite. È, però, necessario addentrarsi nel viluppo delle norme che norme che, stratificandosi e sostituendosi l’una all’altra, hanno costituito la base dell’attuale disciplina delle notificazioni a mezzo PEC.
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