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Giurisprudenza commentata |
Malfunzionamento del sistema di videoconferenza del difensore: è legittima la sua sostituzione?
Cass. pen.,
È nulla, per violazione del diritto di difesa, l'ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza all'esito di un'udienza, fissata secondo le modalità “da remoto”, che si sia svolta in assenza del difensore di fiducia dell'interessato che non abbia partecipato per un malfunzionamento del sistema di videoconferenza e sia stato sostituito illegittimamente da un difensore d'ufficio prontamente reperito...
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La ricevuta di avvenuta consegna è il “depositato” ad ogni effetto di legge: l'ultima conferma della Cassazione
Cass. civ.,
Il deposito telematico degli atti processuali si perfeziona quando viene emessa la seconda PEC, ovvero la ricevuta di avvenuta consegna da parte del gestore di posta elettronica certificata, con la conseguenza che la verifica da parte del Giudice della tempestività del ricorso deve avvenire con riferimento a tale momento.
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Il termine breve di impugnazione e le notifiche presso il domicilio digitale
Cass. civ.,
La previsione dell'onere di deposito a pena di improcedibilità, entro il termine di legge, della copia della decisione impugnata con la relazione di notificazione, ove questa sia avvenuta, è funzionale al riscontro, da parte della Corte di cassazione della tempestività dell'esercizio del diritto di impugnazione, il quale, una volta avvenuta la notificazione della sentenza, è esercitabile soltanto con l'osservanza del cosiddetto termine breve.
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Istanza via PEC al giudice: per ritenersi conosciuta basta che sia pervenuta all’indirizzo dell’ufficio?
Cass. pen.,
La richiesta di differimento dell’orario di trattazione di una udienza deve ritenersi giunta nella sfera di conoscenza del giudice quando è pervenuta all'indirizzo istituzionale della cancelleria, essendo irrilevante la circostanza che non fosse stata tempestivamente inserita nel fascicolo processuale, in quanto non possono gravare sulla difesa le eventuali disfunzioni organizzative e i ritardi dell'ufficio giudiziario.
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La prova della notifica telematica del ricorso per cassazione
Cass. civ.,
È inammissibile il ricorso per cassazione per mancanza di prova della notificazione del ricorso in caso di deposito di copia informe dei documenti di consegna telematica. La mancata prova della consegna è equiparabile all'inesistenza della notificazione, che non consente come tale la concessione di un termine per il deposito, né la rinnovazione ai sensi dell'art. 291 c.p.c., propria dei soli casi in cui la notifica sia nulla.
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Ancora in tema di captatore informatico: i limiti di impiego del Trojan tra questioni sostanziali e procedurali
Cass. pen.,
In tema di intercettazioni di conversazioni o comunicazioni mediante installazione di un captatore informatico (Trojan), la riforma introdotta dal d.lgs. n. 216/2017 si applica a far data dal 1 settembre 2020, con la conseguenza che i procedimenti in materia di criminalità organizzata iscritti anteriormente a tale data sono soggetti alla disciplina precedentemente in vigore, nel rispetto dei principi affermati dalla sentenza delle Sezioni Unite “Scurato” del 2016.
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Valido l'avviso di accertamento firmato digitalmente e notificato in formato cartaceo
Cass. Civ., sez. trib.,
La Corte di Cassazione è stata chiamata ad esprimersi riguardo la legittimità degli atti impositivi in formato elettronico firmati digitalmente e sottoscritti in copia cartacea conforme all'originale. La Corte ha chiarito che, le norme del cd. Codice dell'Amministrazione Digitale, sono applicabili anche alle funzioni istituzionali di accertamento svolte dall'Agenzia delle Entrate, mentre non possono essere applicate alle attività e funzioni “ispettive e di controllo fiscale”. Tale decisione è stata motivata da un'approfondita valutazione riguardante la differenza fra attività accertativa e attività preliminare di verifica e controllo. In secondo luogo, i Giudici di legittimità hanno confermato l'inesistenza di alcun necessario collegamento tra documento informatico e notifica a mezzo PEC. Da ciò ne deriva che nulla impedisce la notifica secondo le regole ordinarie della notifica a mezzo posta di una copia analogica di un documento informatico conforme all'originale.
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Decreto ingiuntivo su fattura elettronica: per il Tribunale di Cuneo non occorre l’estratto autentico
Trib. Cuneo,
Ai fini della concessione di decreto ingiuntivo, le fatture elettroniche, laddove prodotte in formato “.xml”, costituiscono duplicati informatici e possono ritenersi equipollenti all’estratto autentico delle scritture contabili previsto dall’art. 634, c. 2, c.p.c.
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L'invio telematico degli atti dinnanzi al Giudice di Pace secondo l'interpretazione della Cassazione
Cass. civ.
Nei procedimenti dinnanzi al Giudice di Pace non è consentito il deposito degli atti in via telematica, né a mezzo PEC né tramite l'invio di una raccomandata online al server di Poste Italiane dei documenti digitali, non essendo ancora intervenuta apposita normativa ministeriale disciplinante tali profili.
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Errore “Non Fatale” nel deposito: possibile la rimessione in termini?
Trib. Bari
Può essere rimesso in termini l'attore che sia incorso in un errore di tipo WARN o ERROR (cd. “Errore non fatale”) nel deposito telematico, laddove l'errore stesso non abbia impedito alla Cancelleria l'accettazione dell'atto, sempre che l'attore medesimo si sia tempestivamente attivato per la richiesta di rimessione in termini.
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